Tecnologia e goliardia. Il singolare esperimento tentato da tre ragazzi siciliani ha unito questi due estremi. Sembra uno scherzo ma davvero l’idea e la realizzazione del “Sicilian Space Program” è stata quella di lanciare un cannolo nello spazio. Si, un vero cannolo, delizia tipica della terra siciliana. Un piccolo cannolo, candido e dolcissimo, tutto solo nell’immensità.
I responsabili della missione sono i due filmaker (fidanzati nella vita) Antonella Barbera e Fabio Leone e il loro amico informatico appassionato di elettrotecnica Paolo Capasso.
Per compiere la loro missione, nata un po’ per gioco come scommessa e autofinanziata con poche centinaia di euro, i tre ragazzi si sono serviti di due telecamere, una vaschetta per il gelato (si, quelle classiche vaschette di polistirolo con cui si porta il gelato a casa di amici), un Gps e un pallone sonda riempito di elio. Detto fatto. Il cannolo è stato posizionato sul pallone dotato di una microcamera e di un piccolo paracadute per tornare sulla terra. Il giorno del lancio è stato il 2 febbraio scorso dalla Rocca di Cecere montagna vicina ad Enna. Ma prima della vera operazione sono stati necessari diversi permessi: l’autorizzazione dell’Enac, dell’Enav e dell’aeronautica militare del 41° stormo di Sigonella. Fabio Leone ha raccontato che ci sono voluti ben 45 giorni per avere tutti i permessi dopo i quali finalmente è stato possibile il lancio.
Il piccolo cannolo è arrivato a quasi 30 mila metri di altezza, esattamente 29.768, per poi atterrare di nuovo sulla terra nella provincia di Palermo, nei presso del paese di Bompietro.
Niente male per un dolcetto di ricotta, anche se l’impresa non è nuovissima (qualche mese fa vi avevamo raccontato del lancio di alcuni giocattoli nello spazio realizzato in Francia da un papà desideroso di assecondare il desiderio dei suoi bambini).
Il video della strana impresa gastronomico-spaziale tutta “made in Sicily” sta spopolando sul web, noi ve lo mostriamo qui sotto.